Fondazione Crt: avanzo 2017 a 107 milioni il 147,6% in più rispetto all'esercizio 2016

La buona gestione del patrimonio, fatta interamente “in casa”, ha consentito alla Fondazione Crt di aumentare i suoi proventi ordinari dai 44 milioni di euro del 2016 ai 107 milioni del 2017 e di avere un avanzo di esercizio (non si può parlare di utile, trattandosi di un soggetto non profit) di oltre 85 milioni, a fronte dei 35 milioni del 2016
L'incremento del 146,3% relativo ai ricavi è stato ottenuto pur “in assenza di dividendi UniCredit e nonostante la svalutazione dell’investimento nel Fondo Atlante” si legge nel comunicato diramato dopo la riunione del Consiglio di amministrazione della Fondazione, presieduto da Giovanni Quaglia.
Quanto all'avanzo, aumentato del 147,6% rispetto all'esercizio precedente, è dovuto anche al contenimento dei costi operativi e alle minori rettifiche di bilancio, che pure ha dovuto spesare un carico fiscale superiore ai 22 milioni, essendo stata ulteriormente aggravata la tassazione Ires.
Nel progetto di bilancio approvato dal Cda, viene riportato che il totale degli investimenti a valori di mercato ha superato i 3,2 miliardi di euro (+10,1% sull’anno precedente). E “nonostante il 2017 sia stato caratterizzato anche dal fabbisogno aggiuntivo di oltre 200 milioni connesso all'operazione di aumento di capitale Unicredit, sono stati ampiamente salvaguardati gli equilibri di tesoreria a sostegno dell’attività istituzionale”. La posizione finanziaria netta, infatti, è ancora positiva per 232 milioni di euro.
Nel 2017, la Fondazione Crt ha attivato risorse a sostegno del territorio per oltre 64 milioni di euro; ha finanziato interventi focalizzati su arte e beni culturali, ricerca scientifica, educazione e istruzione, volontariato, filantropia, beneficenza e salute pubblica. A queste tradizionali modalità di intervento, la Fondazione ha poi affiancato ulteriori iniziative per il territorio, nella logica dei “mission related investments”. Complessivamente, con l’attività istituzionale sono state sostenute iniziative sul territorio per circa 100 milioni.
Inoltre, il fondo di stabilizzazione delle erogazioni ha una disponibilità di 173 milioni, in grado di garantire piena continuità nell'attività istituzionale futura della Fondazione.
“La Fondazione Crt – ha commentato Giovanni Quaglia - è sempre più solida e forte e il suo bilancio continua a godere di ottima salute, grazie a un’attenta gestione patrimoniale che ci permette di incrementare le risorse per la crescita di Torino, del Piemonte e della Valle d’Aosta. Possiamo così valorizzare l’arte, la cultura e i giovani talenti, promuovere la ricerca e l’innovazione e, soprattutto, contrastare le tante fragilità del nostro tempo, sostenendo le persone in difficoltà, il sistema di protezione civile e di primo soccorso, la salvaguardia dell’ambiente, anche attraverso significativi investimenti immobiliari di carattere etico. Questi risultati sono ancora una volta il frutto di un impegno tenace e costante profuso negli anni da parte di tutta la struttura della Fondazione, che ho l’onore di presiedere”.
A sua volta, Massimo Lapucci, Segretario generale della Fondazione ha detto: “Il raggiungimento di uno stabile equilibrio tra le politiche di prudenza gestionale e la dinamicità della gestione patrimoniale continua a produrre ottimi effetti. Mercati volatili, tassi di interesse contenuti e la partecipazione all’aumento di capitale Unicredit hanno caratterizzato la gestione 2017;   tuttavia, come emerge anche da un recente studio dell’Acri, il patrimonio della Fondazione Crt presenta una redditività che la pone ai vertici del sistema delle Fondazioni bancarie italiane, e di questo siamo particolarmente soddisfatti”.

Massimo Lapucci, Segretario generale Fondazione Crt