Politi
ed esattori si fregano le mani, i contribuenti mugugnano e pagano.
L'ultimo Rapporto del ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef),
relativo alle entrate tributarie e contributive di gennaio, non solo
conferma il loro costante aumento (1,1 miliardi di euro e l'1,9% in
più rispetto al primo mese del 2017) ma mostra anche l'impennata
degli incassi tributari da parte degli enti territoriali, balzati a
1,832 miliardi, il 7,9% in più rispetto a 1,698 miliardi del gennaio
dell'anno scorso.
In
particolare, il gettito di Imu-Imis è cresciuto del 35,8% a 186
milioni, quello della Tasi dell'11,1% a 10 milioni, l'addizionale
comunale Irpef del 7,1% a 60 milioni e quella regionale dell'1,6% a
186; mentre è risultato del 5,9% l'incremento dell'Irap, che, in
gennaio, ha reso 1,390 miliardi.
Un
aumento di oltre mezzo miliardo, nel solo gennaio, l'hanno poi
evidenziato le entrate contributive, ammontate a 24,604 miliardi
(+2,3%). L'Inps del famelico Tito Boeri, il presidente più
contestato e forse più detestato dai pensionati e pensionandi, ha introitato 23,870 miliardi
(+1,8%), l'Inail 176 milioni contro i 55 del gennaio 2017 e gli enti
previdenziali privatizzati hanno visto entrare nelle loro casse 558
milioni (+3,5%).
Insomma,
il totale tra entrate tributarie e contributive è stato di 60,6
miliardi in gennaio, nuovo record. Fisco sempre inesorabile e vorace,
soprattutto nei confronti dei pensionati e dei lavoratori
dipendenti, due categorie che non possono sfuggire alle sue grinfie.
Nel 2017, infatti, il gettito derivante
dall'Irpef è aumentato dell'1,9%, mentre è cresciuto dello 0,2% il
totale delle imposte dirette (245,887 miliardi). Anche
in gennaio la tendenza è rimasta la stessa: le imposte dirette
(principalmente Irpef e Ires, la tassa sui redditi delle società)
sono aumentate del 2% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso,
risultando pari a 24,930 miliardi, mentre le indirette (Iva in testa)
sono diminuite di 76 milioni a 10,662 miliardi. Comunque, il totale
delle entrate tributarie di gennaio è stato di 35,592 miliardi, con
un incremento dell'1,2% sul gennaio 2017.
Nell'intero
anno passato, le entrate tributarie sono ammontate a 481,304
miliardi, 9,132 miliardi in più rispetto al 2016 (+1,9%).
Aggiungendo le entrate contributive, pari a 221,064 miliardi (+2,5%)
si arriva alla bellezza di 702,368 miliardi, con gaudio degli
esattori e degli amministratori pubblici che vedono assicurata la
possibilità di usufruire delle risorse finanziarie necessarie per
ottenere consensi.