Aziende alla ribalta

Vigilia di Natale, tempo di doni, oltre che di premi e riconoscimenti anche per le imprese.
L'Odisseo 2017, riconoscimento del Club Dirigenti Vendite e Marketing dell'Unione Industriale di Torino, destinato alle aziende piemontesi che si siano distinte per qualità e quantità di impegno nelle esportazioni e alle multinazionali più attive in regione, è stato assegnato alla Pattern di Collegno (prototipi di linee di abbigliamento per prestigiosi marchi della moda) alla torinese Quercetti (prodotti educativi dell'infanzia e non solo) e alla vercellese Tenuta Colombara (Riso Acquerello) per la prima categoria; mentre, per la seconda, sono state insignite la Agilent di Leinì (pompe ioniche) e la Mtm Westport di Cherasco (impianti Gpl e gas metano per autoveicoli).
Su segnalazione della giuria dell'Odisseo, presieduta da Gianluigi Montresor, due premi speciali sono stati consegnati alla torinese Reynaldi (prodotti cosmetici per conto terzi) e alla Torino Design, unica azienda di design e carrozzeria di proprietà privata e italiana. Inoltre, hanno ricevuto diplomi di eccellenza e partecipazione Copat, Facem, Miro Nimbus, Opac, Canei, Delphi e Trilix.
Il premio “Chiave a Stella”, ideato nel 2009 dall'Api di Torino con la Fondazione Magnetto e con la collaborazione della locale Camera di commercio, di Unicredit e dei due atenei subalpini, è stato vinto, quest'anno, dalla Mgm Robotics (automazione industriale) e dalla Bisiach&Carrù (robotica). Da quando è stato istituito questo premio all'eccellenza è stato ambito da oltre 500 imprese, che hanno presentato la loro candidatura.
Restando in Piemonte, sono tre le aziende della regione vincitrici della dodicesima edizione dei China Awards. Si tratta della Pininfarina, della Blue Engineering e della Giacomini. Alla manifestazione, svoltasi a Milano, è stato protagonista Cesare Romiti, presidente della Fondazione Italia Cina.
A proposito di Cina e di Piemonte, va ricordato che Torino ospita, dal 2006, il Centro stile europeo della Changan, colosso automobilistico cinese, che dà lavoro a oltre 150 persone, tra designer, ingegneri e modellisti. La filiale italiana della Changan ha già realizzato sedici modelli attualmente in produzione più dieci concept car.
Cinese è invece diventata Geodata, fondata a Torino nel 1984 e attiva in 25 Paesi, dove realizza oltre il 90% del suo fatturato, pari a una quarantina di milioni di euro. L'80% di Geodata, infatti, è stato acquisito da Powerchina Nordwest, società dell'omonimo gruppo cinese che conta circa 200.000 dipendenti e ha un giro d'affari di 48 miliardi di dollari.
Presieduta da Piergiorgio Grasso, la Geodata, 420 occupati, è specializzata nell'ingegneria di opere in sotterranea: può vantare la progettazione di oltre 4.000 chilometri di tunnel e opere come la metropolitana di San Pietroburgo e di Lima, la linea E della Rer di Parigi e la linea 1 della metro di Torino, oltre che progetti complessi in diverse aree urbane.
E cinese è appena diventata anche Esaote, fondata nel 1982 da Carlo Castellano, a Genova, dove da divisione dell'Ansaldo quale era alle origini, si è sviluppata fino a diventare un attore primario, a livello internazionale, nel settore biomedicale e, in particolare, nel comparto delle apparecchiature per la diagnostica medica. L'intero capitale della Esaote, il cui quartiere generale è stato da poco trasferito sulla collina degli Erzelli, è stato rilevato da un gruppo di investitori cinesi già attivi nel settore a livello mondiale. Tra i venditori Esaote figurano lo stesso Castellano e Banca Carige.
Tornando ai riconoscimenti, tali si possono considerare anche gli ingressi nella piattaforma Elite, propedeutica quasi sempre alla quotazione in Borsa. Del nuovo gruppo di 34 aziende entrate, all'inizio di novembre, nel percorso creato per supportarne la realizzazione dei loro progetti di crescita, cinque si trovano nel Piemonte e una in Liguria.
Le nuove piemontesi appartenenti a Elite sono la biellese Fratelli Piacenza (moda), la novarese Cef Publishing (media) e le torinesi Ennova Group (software e servizi informatici), Sila (componentistica automotive) e Vergero (servizi di supporto). E' invece genovese la Aspera (edilizia e materiali). E ligure, di Albenga, è la Noberasco, leader del mercato della frutta secca (fatturato 2106 di 121,9 milioni), collocata tra le pmi che crescono di più in Italia.

In Borsa, invece, c'è già, da tempo e con successo, Prima Industrie, della quale sono appena stati celebrati, all'Unione Industriale di Torino, i primi 40 anni di attività. Nell'occasione, Gianfranco Carbonato, fondatore e presidente di Prima Industrie (1.800 dipendenti, leader nella robotica) ha presentato “Scintille”, il libro dello storico Giuseppe Berta che ripercorre la vita dell'impresa dalle origini ai giorni nostri. Alla manifestazione erano presenti anche Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo e Alberto Dal Poz, presidente di Federmeccanica e di Fondaco, la Sgr torinese che gestisce i patrimoni di diverse Fondazioni di origine bancaria, a partire da quello della stessa Compagnia, che l'ha costituita e ne è il principale azionista.
Maria Grazia Reynaldi, fondatrice dell'azienda omonima