Liti con le banche, liguri vice campioni

Al “mugugno”, per il quale sono indiscussi campioni italiani, i liguri hanno deciso di far seguire i fatti. Così, la loro regione è salita al secondo posto nella graduatoria nazionale per ricorsi all'Arbitro Bancario Finanziario (Abf), sistema di risoluzione alternatica delle controversie tra i clienti da una parte, le banche e gli altri intermediari finanziari dall'altra, relative a operazioni e servizi. Ideato e sostenuto dalla Banca d'Italia, l'Abf ha un successo crescente, anche perchè offre un'opportunità di giustizia rapida,molto semplice (si svlolge in forma scritta e non serve l'avvocato) e molto economica, caratteristica particoralmente apprezzata sotto la Lanterna, oltre che nel suo Ponente e nel suo Levante.
Dunque, nel 2016, la Liguria ha fatto registrare 963 ricorsi di consumatori all'Arbitro Bancario Finanziario, 613 per milione di abitanti. Rapporto che risulta inferiore soltanto a quello della Campania, che è risultato di 655 ricorsi per milione di abitanti; mentre è superiore anche a quello della Calabria, terza con 560.
All'elevata densità ligure delle controversie nel 2016 ha contribuito, in modo particolare, proprio il capoluogo, che ha presentato un rapporto di ben 775 ricorsi ogni milione di abitanti, tra i più alti nel Paese. In termini assoluti, i genovesi hanno avanzato 662 ricorsi all'Abf, gli spezzini 113 (rapporto 551), gli imperiesi 94 (rapporto 437), come i 94 dei savonesi, i liguri percentualmente meno litigiosi con le banche (rapporto 335).
Nel Nord Ovest, la provincia che ha evidenziato la più bassa percentuale di controversie tra gli intermediari finanziari, a partire dalle banche, e i loro clienti, l'anno scorso, è stata quella di Cuneo, con il rapporto di 152 ricorsi ogni milione di abitanti (in termini assoluti, le nuove controversie sono state 90). Nel Cuneese, i rapporti tra consumatori e istituti finanziari è risultato migliore anche che nel Verbano-Cusio-Ossola (169 ricorsi per milione di abitanti), nell'Astigiano (170) e in Valle d'Aosta (173), dove i ricorsi sono stati 22.
Dall'intero Piemonte, nel 2016, l'Arbitro Bancario Finanziario ha ricevuto 1.259 ricorsi di consumatori, equivalenti al rapporto di 286 per milione di abitanti. In particolare, dalla provincia di Torino ne sono arrivati 686, pari a 301 per milione di abitanti.
In tutta l'Italia, i ricorsi presentati all'Abf sono stati 21.652, quasi il 60% in più rispetto ai 13.587 del 2015. In media, ogni mese, 1.800 clienti di banche e finanziarie hanno scritto al nuovo giudice, al quale si ricorre con un semplice modulo e pagando solo 20 euro, che vengono restituiti in caso di vittoria. Rispetto all'anno precedente, ci sono state 700 istanze in più al mese.
Ben oltre la metà dei ricorsi, per la precisione 12.896, hanno riguardato le banche (7.547 l'anno prima), 1.070 le Poste italiane. E poco meno di 21.000, cioè il 96%, sono stati avanzati dai consumatori. Principale oggetto del contendere? La cessione del quinto (prestito a favore del dipendente o del pensionato), che ha riguardato il 71% dei ricorsi. Al secondo posto, bancomat e altre carte di debito con il 6%, al terzo i conti correnti con il 5% e al quarto i mutui con il 4%.
Delle istanze presentate l'anno scorso, 6.812 sono state accolte e 3.502 respinte. Quanto alle sentenze, sono state 13.770, per tre quarti favorevoli al cliente, totalmente o parzialmente. Così, i clienti hanno ottenuto 13 milioni di euro.
Dei ricorsi ricevuti nel 2016 dall'Arbitro Bancario Finanziario, 2.866 hanno coinvolto Prestitalia (primato nazionale), 2.667 Barclays, 2.008 Santander Consumer, 1.443 Ibl, 1.266 Unicredit, 1.070 Poste Italiane. Le contestazioni nei confronti di Intesa Sanpaolo sono state 560.
Tutti questi dati si trovano nella relazione dell'Abf, presentata a Roma. Fra l'altro, nello stesso rapporto, si può leggere che sono già stati 10.028 i ricorsi presentati nel primo quadrimestre di quest'anno, ancora il 54% in più rispetto al corrispondente periodo del 2016. Il 10% dei ricorsi del primo quadrimestre di quest'anno sono stati presentati al Collegio torinese dell'Abf, costituito nel dicembre scorso, come quelli di Bologna, Bari e Palermo, che si sono aggiunti ai preesistenti di Milano, Roma e Napoli. Il nuovo Collegio Abf di Torino, presieduto da Emanuele Cesare Lucchini Guastalla, ha la competenza territoriale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.
Luigi Capra, direttore della sede torinese di Banca d'Italia