Bim sotto l'euro, nuovo minimo storico

Chi credeva che l'azione della Banca Intermobiliare (Bim) avesse toccato il fondo, l'ultimo giorno di agosto, quando Piazza Affari l'ha valutata 1 euro tondo tondo, deve ricredersi. Oggi, 10 ottobre, il titolo Bim è precipitato a 0,98 centesimi (-7,11% rispetto a ieri), facendo segnare così il nuovo minimo storico. La capitalizzazione è scesa a poco più di 153 milioni, cifra inferiore al capitale sociale che è di 156,2 milioni.
La nuova caduta, comunque, ha sorpreso. Anche perché viene data in dirittura d'arrivo la vendita del 71,41% del capitale dell'istituto attualmente in possesso dei commissari liquidatori di Veneto Banca (il 9,04% appartiene ancora a Pietro D'Aguì, che faceva parte del gruppo di controllo e che è stato ai vertici della Bim per lungo tempo).
I liquidatori di Veneto Banca, infatti, hanno accordato ad Attestor Capital la negoziazione della transazione, in esclusiva, fino al 20 di questo mese. Attestor Capital, fondo d'investimento che ha già fatto operazioni analoghe con altre banche, all'estero, è stato preferito a Brm Barents, l'altro contendente che era rimasto in gara, dopo una prima selezione.
La Banca Intermobiliare, sede e direzione a Torino, specializzata nel settore private, dopo alcuni ribaltamenti, ha al suo vertice Maurizio Lauri (presidente), Giorgio Girelli, consigliere con incarichi e Stefano Grassi, direttore generale. Opera da oltre trent'anni. Nel 2009 è entrata nell'orbita di Veneto Banca, che, due anni dopo, ne ha acquisito il controllo.

Al 30 giugno scorso, presentava una raccolta complessiva pari a 8,7 miliardi e un Cet1 del 10,74%. Nel primo semestre di quest'anno ha avuto una perdita consolidata di 24,9 milioni, a fronte dei 14,7 milioni della prima parte del 2016.