Alla ribalta della settimana

PIETRO SELLA
La partecipazione di Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia e delle Finanze, all'inaugurazione del “Milan Fintech District”, promosso da Sella.Lab, insieme con Copernico, è stata un indiscutibile riconoscimento del valore della nuova iniziativa di Pietro Sella, dal 2006 amministratore delegato e direttore generale di Banca Sella Holding, l'istituto a capo dell'omonimo gruppo imprenditoriale biellese da sempre controllato dalla famiglia del fondatore e, da tempo, guidato da Maurizio Sella, pluripresidente, esponente di spicco del credito e della finanza (fra l'altro, è stato presidente dell'Abi, l'associazione italiana delle banche).
Pietro Sella, ingegnere, 49 anni, figlio del presidente Maurizio e fratello di Federico, ha voluto il Fintech District di Milano, forte anche dell'esperienza più che positiva di Sella.Lab, la piattaforma di innovazione del Gruppo Sella per start up e aziende corporate, nata nel 2013 e collocata all'interno dello storico Lanificio Maurizio Sella, distretto laniero risalente al 1800.
Il “Milan Fintech District”, che ha sede in un palazzo del quartiere Isola, nel cuore del distretto finanziario del capoluogo lombardo, è un hub in cui i principali operatori fintech attivi nel nostro Paese hanno la possibilità di lavorare insieme per favorire la nascita di collaborazioni industriali e commerciali, attrarre nuovi investimenti e dare impulso allo sviluppo, sulla scia di proficue esperienze internazionali come Level39 a Londra e Station F a Parigi.
Oltre a importanti partner che offrono servizi e supporto, sono già più di 30 le aziende e start up fintech che hanno aderito all'operazione di Pietro Sella, il quale ricopre incarichi in diverse società del Gruppo, fra le quali Banca Sella e Banca Patrimoni Sella & C, della quale è amministratore delegato e direttore generale il fratello Federico.
Pietro Sella, ad e dg Banca Sella Holding
ALBERTO DEL NOCE
“Giustizia e legalità”. E' il tema che l'avvocato Alberto Del Noce ha trattato, con la maestria di cui è dotato, nel più recente degli incontri organizzati dal “Dumse da fé”, il consesso subalpino promosso e coordinato dal commercialista torinese Piero Gola, il quale, con grande passione e infaticabilmente, riunisce, ogni due lunedì, un qualificato gruppo di personalità cittadine, di diverse professioni ed esperienze, ad ascoltare un relatore di rilievo su un tema d'attualità, poi oggetto di discussione.
La realtà della Giustizia italiana, la verità sostanziale e quella processuale, la durata dei processi e i suoi costi per lo Stato, la quantità e la qualità delle leggi, i quasi 4 milioni di procedimenti civili pendenti, sono soltanto alcuni dei punti analizzati da Alberto Del Noce, il cui intervento è stato particolarmente apprezzato anche per l'efficacia della rappresentazione delle condizioni di una funzione e di un sistema che sono basilari per il Paese.
Figlio d'arte (il padre Carlo ha fondato l'omonimo studio legale negli anni 70, dopo un'attività ultratrentennale nell'Istituto Bancario San Paolo), Alberto Del Noce, classe 1954, sposato, due figli, laurea in Giurisprudenza sotto la Mole e studi anche alla University of Pennsylvania Law School, fra l'altro è presidente della Camera Civile del Piemonte e della Valle d'Aosta, associazione professionale nata 30 anni fa, mediatore presso lo specifico Organismo dell'Ordine di Torino, docente in materia per i corsi di formazione e aggiornamento di Unioncamere, membro del Consiglio della Camera arbitrale del Piemonte, presieduta da Carlo Pavesio.
Iscritto all'Ordine degli Avvocati dal 1982, Alberto Del Noce è specializzato in diritto civile e commerciale, fallimentare, bancario e consumo (è anche Cultore di diritto comparato dei consumi alla Scuola di management alla facoltà di Economia e commercio).
Alberto Del Noce, avvocato
TARCISIO MAZZEO
E' Tarcisio Mazzeo il giornalista scelto per guidare la redazione piemontese della Rai, al posto di Carlo de Blasio. Abitante ad Arenzano da oltre trent'anni, ma originario di Campolattaro (Benevento), laureato con lode in Sociologia alla facoltà di Scienze Politiche di Genova, Tarcisio Mazzeo è giornalista professionista dal 1982. Ha iniziato la carriera al Lavoro di Genova, che ha poi lasciato, nel 1986, per passare alla redazione economico-finanziaria del Giorno, a Milano. Da qui è riapprodato alla Superba.
In Rai ha svolto diverse mansioni: è stato inviato, facendo servizi un po' da tutto il mondo, ha raccontato numerose edizioni del Giro d'Italia alla radio (memorabile resta una sua radiocronaca della tappa delle Tre Cime di Lavaredo), è stato un protagonista di “Tutto il calcio minuto per minuto”; ha anche seguito il Festival della Canzone di Sanremo. Ultimo incarico prima di quello torinese, caporedattore della Tgr Liguria.
Grandissima passione per lo sport, non solo raccontato ma anche praticato (fra l'altro, da giovane ha fatto pugilato), Terzio Mazzeo, ancora nel febbraio scorso, in occasione del Trofeo Laigueglia di ciclismo, ha ricevuto il premio “Bastione d'oro”.
Tarcisio Mazzei, responsabile redazione piemontese Rai
LUCA BIZZARRI
Comici leader politici, comici opinion leader, comici editorialisti … Comici ora anche a capo di istituzioni culturali. E' il caso del genovese Luca Bizzarri, neo presidente della Fondazione Palazzo Ducale, ente cittadino di prestigio internazionale, promotore e catalizzatore di grandi eventi culturali e artistici ospitati nella sua storica sede, nel pieno centro della Superba, tra piazza De Ferrari e la cattedrale di San Lorenzo.
Luca Bizzarri, nato sotto la Lanterna 46 anni fa, ha incominciato la carriera come attore, con la compagnia teatrale dialettale Gilberto Govi e poi con lo Stabile genovese, è ben noto ai telespettatori per “Camera Cafè”, per “le Iene” e per la partecipazione a tante trasmissioni, oltre che i suoi spettacoli con l'amico e partner Paolo Kessisoglu, genovese pure lui.
All'uscita dalla sua prima riunione del Consiglio di amministrazione della Fondazione Palazzo Ducale, con molta modestia, Luca Bizzarri ha subito riferito che è sua intenzione non cambiare, ma migliorare; inoltre, che sogna di vedere esposto, nell'aulico palazzo sede dell'istituzione che presiede, il celebre “Cannone”, il violino appartenuto a Nicolò Paganini, attualmente custodito in una teca di Palazzo Tursi, sede del Municipio, certamente meno accessibile e meno praticabile da parte dei turisti e dei cultori del grande Maestro e quindi con minori potenzialità di valorizzazione di questo tesoro.
Luca Bizzarri, dopo aver precisato che per il Ducale lavorerà gratis (parola poco diffusa soprattutto nel capoluogo ma anche nel resto della Liguria) ha detto anche che, per cercare nuove sponsorizzazioni, sta andando in giro “con il cappello in mano”, un viaggio che però si sta rivelando promettente.
Un esordio ottimo. A riconoscerlo anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti, e la sua assessora alla Cultura, Ilaria Cavo.
Luca Bizzarri, presidente Palazzo Ducale