Entrate dai giochi, primo calo

Primo calo dell'incasso erariale dai giochi. La notizia, sorprendente, è contenuta nel freschissimo comunicato del ministero dell'Economia e delle Finanze. Nella nota diramata il 7 agosto, relativa alle entrate tributarie di gennaio-giugno 2017, il Mef ha riportato che le entrate derivanti dai giochi sono state pari a 7 miliardi,80 milioni in meno rispetto al primo semestre del 2016. Non si ricorda un precedente del genere. Questa fonte fiscale è sempre stata copiosa e crescente, nonostante le promesse di contenimento e la marea di proteste per i danni, non soltanto economici, che i vari giochi d'azzardo legalizzati – lotterie, gratta e vinci, slot machines, video poker e così via - provocano a individui, famiglie e alla società. Un male con milioni di vittime.
Tornando ai tributi. Dal primo giorno di gennaio all'ultimo di giugno 2017, le entrate erariali sono ammontate a 205,168 miliardi, con l'ennesimo incremento, che questa volta è dell'1,5% rispetto al corrispondente periodo 2016.
Le imposte dirette sono state pari a 110,6 miliardi, dei quali 88,7 dovuti all'Irpef, il cui gettito è aumentato del 2,7% “per effetto dell'andamento positivo delle ritenute da lavoro dipendente e da pensioni” (+1,2 miliardi). Le imposte indirette sono state di 94,5 miliardi (+3%), somma alla quale l'Iva ha contribuito per 56,1 miliardi (+4,6%).

Da segnalare, inoltre, che sono cresciute del 7% le imposte sulle transazioni immobiliari, mentre sono diminuite dell'1,1%, a 4,2 miliardi, le entrate da accertamenti e controlli (la lotta all'evasione continua a vedere il fisco in difficoltà).