Banche, Piemonte in controtendenza

Spesso, essere i primi a incominciare comporta più difficoltà e magari un sacrificio maggiore: ma, almeno in alcuni casi, risulta un vantaggio. Una prova si trova in un freschissimo rapporto della Banca d'Italia sull'occupazione bancaria nel nostro Paese, argomento molto attuale e altrettanto doloroso, visti i continui annunci di drastici tagli ed esuberi, ultimi quelli delle banche venete passate a Intesa Sanpaolo.
Bene, Banca d'Italia ha rilevato che il Piemonte è l'unica regione italiana ad avere avuto un aumento dell'occupazione bancaria tra il 2010 e il 2016. Effetto del fatto che proprio il Piemonte ha segnato l'avvio della profonda e dolorosa ristrutturazione del sistema creditizio. Le altre regioni sono partite dopo. Ecco una ragione della crescita dei bancari in Piemonte, che sono 30.589 al 31 dicembre 2016, il 4,5% in più rispetto alla stessa data del 2010.
Tutte le altre regioni presentano confronti negativi: dal minimo del 3,5% della Lombardia (non casuale) al 25,2% dell'Abruzzo, quella che ha perso più dipendenti di banca di qualsiasi altro territorio. La diminuzione media italiana è stata dell'8,1%, tale da portare sotto il livello dei 300.000 il totale dei dipendenti di banca a fine 2016 (per la precisione: 299.696).
Superiore alla media nazionale è la perdita dell'occupazione bancaria in Liguria, scesa dell'11,8%, a 7.447 unità; mentre è stata contenuta nel 5,2%, sempre rispetto al 2010, quella della Valle d'Aosta, che a fine anno contava 494 bancari, dei quali 484 addetti allo sportelli. Qui, gli sportellisti sono addirittura aumentati del 3,5% negli ultimi sei anni, unico caso in tutto il Paese. In Piemonte, gli sportellisti sono calati del 9,2%, a 15.585 e in Liguria a 5.602 (-12,9%).
Che il Piemonte evidenzi un calo degli addetti allo sportello e, nello stesso periodo, un aumento del totale dell'occupazione bancaria, non è contraddittorio. Il fenomeno si può spiegare con la constatazione che il sistema creditizio piemontese è dotato di banche solide, competitive e più aggreganti che prede. Chi acquisisce o incorpora, normalmente taglia posti di lavoro negli istituti comprati ma li aumenta nelle proprie sedi direzionali, per far fronte alla crescita delle attività e dell'operatività.
Al 31 dicembre scorso, le banche con sede amministrativa in Piemonte erano 29 (18 spa, 9 bcc e 2 filiali di banche estere), in Liguria 4 (3 spa e 1 filiale di banca estera), mentre la Valle d'Aosta aveva un'unica bcc (banca di credito cooperativo). Nella stessa regione, però, operavano complessivamente 17 banche con 95 sportelli; mentre le banche in attività erano 79 in Piemonte con 2.364 sportelli e 51 in Liguria con 822 sportelli.