La Giustizia di Mario Barbuto

E' previsto che uscirà entro l'autunno, il nuovo libro di Mario Barbuto sulla giustizia, opera che si preannuncia molto interessante e che certamente farà discutere. Mario Barbuto, che ha concluso la carriera in magistratura come Capo Dipartimento dell'Organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi al ministero di Giustizia, dopo essere stato presidente della Corte d'Appello di Torino (2010-2014) e presidente del Tribunale di Torino per otto anni (2001-2009), nella sua nuova pubblicazione esamina soprattutto i problemi della giustizia italiana e le cause dei gravi mali di questa funzione strategica; spiega il "modello Torino", che consente di ridurre al minimo la durata dei processi civili e che spicca tra le buone pratiche non soltanto a livello nazionale.
Inoltre, Mario Barbuto, stimatissimo, si sofferma sul male costituito dall'autoreferenzialità di parte della magistratura e delle diverse concezioni, che portano anche a contrapposizioni interne e, naturalmente, racconta la sua esperienza, compresa quella con il mondo politico, fatta a Roma.
Mario Barbuto, classe 1942, laurea in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma, dopo un anno da ricercatore all'Università, è stato assunto dalla Banca d'Italia, lasciata in seguito alla nomina a uditore giudiziario, che segna l'inizio della sua carriera da magistrato. A Torino è arrivato nel 1969, come pretore, incarico svolto per 11 anni, tre nel civile e otto nel penale. Poi è stato giudice per 12 anni e nel 1993 è diventato presidente di sezione, dapprima nella Corte d'Assise.
Docente, autore di numerose pubblicazioni scientifiche, grande cultura, relatore brillante, Mario Barbuto, che è ancora presidente di sezione della Commissione Tributaria Regionale di Torino e dall'inizio del 2016 presidente dello Iap (Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria), ha un'ottima padronanza dei sistemi informatici anche ai fini della dell'organizzazione e della gestione del lavoro d'ufficio, competenza specifica che gli è valsa la partecipazione a diverse commissioni finalizzate al miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia del sistema giudiziario e che si è rivelata determinante nella progettazione e nell'attuazione del "modello Torino", portato a esempio in tutt'Italia per i suoi risultati straordinari.
Mario Barbuto ha anticipato i principali contenuti del suo nuovo libro durante l'incontro conviviale di "Dumse da fé", il consesso subalpino promosso e coordinato dal commercialista torinese Piero Gola, che, infaticabilmente, da cinque anni, ogni due lunedì, riunisce un qualificato gruppo di personalità cittadine invitate ad ascoltare un relatore su un tema d'attualità e poi a farne oggetto di discussione.