Giordanengo e Mazzetti d'Altavilla

Un grande talento del Foro torinese. Tale è considerato Guglielmo Giordanengo, avvocato che si occupa prevalentemente delle problematiche attinenti il diritto penale delle società, sotto il profilo tanto consulenziale quanto processuale (è membro del collegio difensivo in numerose vertenze di rilievo nazionale). Un riconoscimento delle capacità di Guglielmo Giordanengo e del suo studio è appena arrivato con il premio internazionale Le Fonti 2017 -  attribuitogli a Milano, con la qualifica di "Boutique di eccellenza dell'anno - Diritto penale tributario".
Titolare dell'omonimo studio che ha come associati Maurizio Anglesio, Roberto Calleri Di Sala, Simona Carosso, Stefano Valentini e Matteo Lettorio, figlio d'arte, 42 anni, Guglielmo Giordanengo laureato nel 1998 con 110, lode e menzione, dopo la pratica dall'illustre penalista Cesare Zaccone, ha superato l'esame di abilitazione presso il distretto di Corte d'Appello di Torino come primo classificato (300/300 all'orale). Ed è risultato primo anche per il dottorato di ricerca in diritto penale italiano.
Docente alla "Scuola di specializzazione per le professioni legali" dell'Università di Torino e del Piemonte Piemonte Orientale, oltre che all'Associazione Italiana Internal Auditors, autore di numerose pubblicazioni scientifiche, Guglielmo Giordanengo, che fra l'altro, ha difeso l'Exor e la Giovanni Agnelli & C nel clamoroso processo che vedeva imputati Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens e Virgilio Marrone, tutti assolti, svolge parte dell'attività professionale anche come componente dell'Organismo di Vigilanza di diverse società, a partire proprio da Exor, Cnh Industrial e Juventus, tutte società facenti capo alla famiglia Agnelli-Elkann-Nasi.

A essere premiata, pochi giorni fa, è stata anche Mazzetti d'Altavilla, la più antica grapperia del Nord Ovest (è stata fondata nel 1846, da Filippo Mazzetti, a Montegnano, da dove è stata trasferita ad Altavilla Monferrato, sempre nell'Alessandrino). La Mazzetti d'Altavilla, produttrice di grappa, distillati, liquori e non solo, ha ricevuto il riconoscimento di Women Value Company 2017 - Intesa Sanpaolo, istituito quest'anno, per la prima volta, dalla Fondazione Marisa Bellisario in collaborazione appunto con il grande gruppo bancario.
Il nuovo premio, riservato alle piccole e medie imprese che si distinguono nel campo della parità di genere per l'attuazione delle migliori politiche e strategie finalizzate a garantire pari opportunità e carriera tra uomini  e donne, è stato consegnato, nel grattacielo Sanpaolo di Torino, a Elisa Belvedere Mazzetti, la quale è anche stata eletta, recentemente e all'unanimità, presidente dell'associazione nazionale Donne della Grappa, per il triennio 2017-2019.
Elisa Belvedere Mazzetti è la responsabile della Comunicazione dell'azienda di famiglia, della quale è  esponente della settima generazione, come Chiara e Silvia, mentre il vertice formato da Cesare, Nicoletta e Giorgio, costituiscono la sesta generazione. La Mazzetti d'Altavilla, pluridecorata in Italia e all'estero, per la qualità e l'innovazione della sua gamma, è da poco entrata a far parte dell'Unione Imprese Storiche Italiane, che associa poco meno di una cinquantina di prestigiose aziende ultracentenarie, fra le spiccano altre due piemontesi: la torinese Aurora (penne esclusive) di Cesare Verona e la Fratelli Piacenza 1733, lanificio d'eccellenza di Pollone (Biella).